
A che punto siamo con le auto elettriche e le colonnine di ricarica? Ma prima una piccola anticipazione prima di vedere in profondità tutti i dati. Si sottolinea una forte crescita data, evidentemente, dalla sensibilità sul tema dell’inquinamento e del cambiamento climatico ma anche dai vantaggi economico (di investimento e di ecobonus) di passare a un mezzo elettrico.
Se analizziamo le sole auto elettriche al 100%, i numeri sono indubbiamente in crescita: dalle centinaia di vetture immatricolate una decina di anni fa, quando l’offerta del parco elettrico era davvero circoscritta, a oltre 5000 nel 2018. I dati UNRAE hanno calcolato che le sole elettriche attualmente circolanti in Italia sono 16.700. Giusto per fornire una comparazione: le ibride, full” o plug-in si contano intorno alle 320mila.
Da un punto di vista di densità, possiamo individuare alcune regioni che hanno ricevuto un notevole sostegno alla mobilità elettrica come il Trentino Alto Adige con le sole province di Trento e Bolzano con oltre 2.400 vetture – che ha anche il maggior numero di colonnine di ricarica.
Quali sono i fattori che fanno essere prudenti gli automobilisti italiani nei confronti della mobilità elettrica?
Il mercato delle auto elettriche cresce e così anche la rete delle colonnine di ricarica – soprattutto dove le amministrazioni locali hanno investito maggiormente. E quindi: Lombardia in testa, seguita dalla Toscana e dal Trentino Alto Adige. La situazione è in divenire ma c’è un segnale confortante. L’Italia è il paese in Europa col più alto rapporto tra ricariche ed vetture elettriche in circolazione: sono circa 10mila le auto elettriche e 10mila le colonnine.
Se analizziamo la tipologia di colonnine di ricarica, appare molto chiaro il ritardo del nostro paese nella dotazione di impianti “fast”. Sono colonnine che riescono a ricaricare un’auto media in meno di un’ora e che permettono lunghe percorrenze su una vettura elettrica con soste brevi ogni 200-250 chilometri. Attualmente se ne contano uno ogni 18.478 abitanti. Tuttavia nel solo 2018 le installazioni di queste colonnine fast erano aumentate del 52%, e la stima per il 2019 parla di cifre triplicate.
L’Italia si prepara così ad affrontare il 2020 con l’obiettivo di allinearsi alle medie europee.